MIRABILI RESTI 1
MIRABILI RESTI 2
MIRABILI RESTI 3
MIRABILI RESTI 4

16 DICEMBRE 2022 15 MARZO 2023

MIRABILI RESTI nelle immagini di Gaetano Gambino a cura di Domenico Amoroso, Roberta Carchiolo, Aldo Premoli

MUSEO CIVICO DI NOTO- Corso Vittorio Emanuele 149 Noto

Si tratta di una mostra fotografica frutto di una ricerca pluriennale effettuata negli angoli più appartati di chiese, monasteri in disuso, dimore storiche collezioni private e musei. A Noto come a Catania. Opere del passato che, mutata la funzione alla quale erano destinate, affrancate dal loro creatore, hanno tuttavia acquistato una sorprendente forza vitale. Mirabili resti è un’indagine condotta in un universo parallelo al nostro solitamente ignorato, esiliato, confinato in un’altra dimensione. Lo popolano insolite, forme di vita che, come la materia oscura si rivela interagendo con la luce proveniente da buchi neri, sono state catturate dall’occhio di Gaetano Gambino. Alleato del tempo, dell’attesa, della luce e dell’ombra, aduso a convivere con vestigia derelitte e splendenti, la sua pietra focaia ne ha rivelato l’essenza invisibile, la materia oscura che abita spazi infiniti in tempi infiniti, ne ha mostrato il respiro, gli effetti gravitazionali, la scia luminosa. Le sue fotografie hanno così liberato le voci, hanno riscattano le forme, di “cose” che non viste esistono, non comprese significano, escluse resistono.

Questo evento culturale di pubblico interesse nasce dalla felice collaborazione tra il Museo Civico di Noto l’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa.

GAETANO GAMBINO

Nato a Caracas nel 1959è figlio d’arte. Dopo i primi anni nel laboratorio di famiglia di Caltagirone, si dedica all’esplorazione del patrimonio culturale partecipando tra l’altro al progetto Orao di Folco Quilici a Siracusa, un’accademia di arti e tecniche audiovisive con docenti come Mimmo Iodice. S’indirizza quindi verso la produzione editoriale sul patrimonio artistico siciliano non trascurando incursioni in altri ambiti e partecipando a diverse mostre in Italia e all’estero. Il suo percorso professionale ed estetico lo spinge a indagare l’immortalità delle forme, l’eternità della natura e dell’espressione artistica dell’uomo.

I CURATORI

Roberta Carchiolo. Si forma come storica dell’arte alla scuola di specializzazione dell’Università di Siena, allora diretta da Enrico Crispolti. Completa i suoi studi presso la Scuola superiore del Louvre di Parigi diplomandosi in Museologia. Rientrata in Sicilia, dove è nata, lavora sin da subito nell’ambito dei beni culturali. Qui le sue prime esperienze di catalogazione di beni culturali ecclesiastici le danno modo di sperimentare la vastità e la varietà di un patrimonio misconosciuto. Collabora quindi per diversi anni con l’Università degli Studi di Catania in un progetto mirato alla conservazione del patrimonio universitario e alla sua musealizzazione. Insegna museologia e storia dell’arte in diversi corsi di formazione MURST e cura alcune mostre di arte contemporanea presso gallerie private. Dal 2007 è funzionario storico dell’arte alla Soprintendenza di Catania dove svolge attività di tutela sui beni mobili della propria provincia non tralasciando la partecipazione a convegni sull’arte siciliana, la curatela di mostre e la pubblicazione di saggi ponendo particolare attenzione al patrimonio e alla gestione museale e all’arte siciliana del XV e del XVI secolo.

Domenico Amoroso. Archeologo e direttore dei Musei civici di Caltagirone dal 1982 al 2015, ha condotto indagini archeologiche in Sicilia, Italia e Vicino Oriente. Ha realizzato poli museali dall’archeologia all’arte contemporanea, tra cui il MACC – all’interno del quale ha creato la Sezione di Outsider art, unica in Italia presso una Istituzione pubblica – e il Museo delle Ville Storiche Caltagironesi e Siciliane. Un’altra sua passione sono i giardini, in quest’ultimo campo ha ideato, “I Giardini biblici”, per il complesso parrocchiale di San Giuseppe a Ramacca. E’ autore di svariati articoli e pubblicazioni tra cui, con Maria Attanasio, “Piccole cronache di un secolo”; “Janot del destino, o del libero arbitrio”; la silloge poetica “Del bradipo e altri racconti”; “Mulieres in ecclesiis taceant” – artiste del XX e XXI secolo.

Aldo Premoli. Socio fondatore e Vicepresidente dell’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa O.d.V Giornalista professionista, scrittore e art manager. Inizia la sua carriera presso Condé Nast Italia dove diviene direttore di riviste specializzate del settore tessile-abbigliamento. Sotto la sua direzione l’Uomo Vogue diventa una rivista riconosciuta a livello internazionale grazie alla sua capacità di affiancare testi, fotografia e arte. Nel 2000 fonda la consultancy firm Apstudio che si occupa di marketing e comunicazione ad aziende del Made in Italy. Nel 2013 è direttore responsabile di TAR, un magazine di risonanza internazionale che copre topic quali arte e scienza ed etica. Grazie alla sua esperienza nell’organizzazione di eventi culturali ed artistici in fiere internazionali ha collaborato con Istituto per il Commercio Estero al set-up di manifestazioni a Milano, Mosca, Berlino, Tokyo, New York, Pechino, Shanghai e Hong Kong. Attualmente è columnist di Artribune e blogger di Huffingon Post.

CARATTERISTICHE DELLA MOSTRA  Mirabili resti è un progetto di comunicazione a cavallo tra storia dell’arte, arte contemporanea e archeologia.

MOSTRA REALIZZATA GRAZIE AI FONDI DELL’ASSOCIAZIONE

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy