1 24 MARZO 1 OTTOBRE 2023

PLINIO.EFFETTO SERRA ARTWORK BY VANNI CUOGHI

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Il Comune di Cernobbio, in collaborazione con l’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa e il patrocinio del Comitato Nazionale per il Bimillenario Pliniano propone nelle stanze di Villa Bernasconi dal 25 marzo al 1 ottobre 2023 la mostra PLINIO: EFFETTO SERRA. Artwork by Vanni Cuoghi, a cura di Aldo Premoli.

Nei trentasette libri della sua Naturalis Historia, Plinio si prefigge di raccoglie e catalogare l’intero scibile del mondo antico. Si tratta di un’opera che è già l’antefatto dell’ altro gigantesco sforzo di catalogazione costituito dall’Enciclopedia di Diderot e D’Alambert. Plinio la compila come si trattasse di una bussola per orientarsi nel mare magnum dei fenomeni naturali. Nessuno prima di lui si era cimentato in un’opera del genere. Nessun latino, nessun greco si era rivolto prima di lui a tutti coloro che fossero interessati ad ampliare le competenze richieste dalle attività che svolgeva quotidianamente.

Quella che noi contemporanei indichiamo come “Natura” viene raccontata da Plinio come una serra rigogliosa all’interno della quale la “Terra madre” elargisce i suoi doni. La Naturalis Historia non è solo un’opera ammirevole di compilazione, dove Plinio cataloga lo scibile umano allora conosciuto: Plinio ritiene che la natura sia l’unico Dio a cui l’uomo possa affidarsi. Il suo sentimento è più rispettoso di quanto lo sia stato sino ad oggi quello di noi moderni: Plinio non ha mai immaginato che la natura fosse un mero contorno, una scenografia all’interno della quale si sviluppava tutto l’agire umano.

Solo di recente – di fronte all’incombere della crisi climatica – anche noi contemporanei abbiamo scoperto che anche se da noi maltrattata la natura continuerà in futuro la propria rappresentazione, mentre non è altrettanto certo che la razza umana vi assisterà.

Intorno a questa distonia Vanni Cuoghi ha costruito il progetto artistico destinato a Villa Bernasconi in occasione delle celebrazioni per il bimillenario pliniano.

Al centro della hall della villa, nel grande spazio che accoglie i visitatori, Cuoghi ha previsto elementi botanici ricostruiti come grandi quinte teatrali a loro volta immersi in una ampia scenografia verde.

Nelle altre stanze accanto, sono disposti dodici diorami, sculture ottiche di piccole dimensioni, teatri in miniatura che raccontano storie ambientate in epoche diverse di luoghi o personaggi celebri. Sono storie ricavate da leggende orali o scritture che hanno come attori tra gli altri Plinio, Leonardo e Bramante presenti ne La scuola di Atene dipinta da Raffaello o Michelangelo con la sua Cacciata dal paradiso terrestre dipinta per la Cappella Sistina. Si tratta di topos che fanno parte del nostro immaginario, qui sempre sovrastati dalla “natura” che partecipa alle loro vicende, consumate all’interno di queste serre immaginarie .

PLINIO. Effetto serra dunque è tutt’altro che una mostra retorica o solo celebrativa. A Cuoghi gli scritti del

grande comasco sono serviti da stimolo per una riflessione che ci coinvolge tutti.

In occasione della mostra presso il museo e in giardino saranno organizzati eventi collaterali a tema.

LO SPIN OFF DI VILLA PLINIA

Nell’esposizione progettata per Villa Bernasconi si inserisce uno straordinario spin off. Si tratta del collegamento con la fonte d’acqua che numerose testimonianze indicano come il ristoro naturale utilizzato da Plinio durante le sue permanenze sul Lago di Como. La fonte si trova nel parco di Villa Plinia a Solzago. I proprietari del parco (sede della Fondazione Rosa dei venti, comunità terapeutica da loro condotta) in collaborazione con Mediterraneo Sicilia Europa hanno aderito all’iniziativa e previsto la diffusione in diretta per tutta la durata della mostra dello spettacolo offerto da questa polla d’acqua sorgiva che fa parte del patrimonio naturale lariano www.rosadeiventi.org

VANNI CUOGHI

Nato a Genova nel 1966 vive e lavora a Milano. Ha partecipato a numerose biennali in Italia e all’estero. Tra queste citiamo Biennale di San Pietroburgo (2008), Biennale di Praga (2009), 54 Biennale di Venezia, Corderie dell’Arsenale, Padiglione Italia (2011), 56 Biennale di Venezia, Collateral Italia Docet (2015) Ha partecipato a mostre pubbliche presso il Palazzo Reale di Milano (2007), l’Haidian Exhibition Center di Pechino, in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici (2008), al Museo d’Arte Contemporanea di Permm, in Russia (2010), al Castello Sforzesco di Milano (2012), al Vestfossen Kunstlaboratorium Museum in Norvegia (2018). Dall’ottobre del 2015 è titolare della Cattedra di pittura presso l’ Accademia Aldo Galli di Como. Molte le personali pubbliche di citiamo solo alcune. si ricordano nel 2011 Novus Malleus Maleficarum, presso San Pietro in Atrio e Pinacoteca di Palazzo Volpi a Como, nel 2013, Aion presso i Musei Civici Cremaschi a Crema, nel 2017 The Invisible Sun, presso il Museo Francesco Messina a Milano. Del 2020 è Apnea a cura di Elisabetta Sgarbi presso le Argenterie nella Villa Reale di Monza. Nel 2021 arriva Submariner al Civico Acquario di Milano a cura di Nicoletta Castellaneta e Ivan Quaroni. Nel 2022 partecipa alla mostra Eccentrici, apocalittici, pop. Inferno e delizia nell’arte contemporanea. alla Galleria Civica di Trento.

ALDO PREMOLI

Giornalista, scrittore Inizia la sua carriera presso Condé Nast Italia dove diviene direttore di riviste specializzate del settore tessile-abbigliamento. Sotto la sua direzione l’Uomo Vogue diventa una rivista riconosciuta a livello internazionale. Nel 2000 fonda la consultancy firm Apstudio che fornisce consulenze di marketing e comunicazione ad aziende del Made in Italy. Nel 2013 è direttore responsabile di TAR, un magazine di risonanza internazionale che copre topic quali Arte e Scienza ed Etica. Matura la sua esperienza come organizzazione di eventi artistici in fiere internazionali collaborando con l’ Istituto per il Commercio estero al set-up di manifestazioni a Milano, Mosca, Berlino, Tokyo, New York, Pechino, Shanghai e Hong Kong. Attualmente è Columnist di Artribune e Linkiesta e blogger di Huffington Post Italia. Membro fondatore dell’Associazione Mediterraneo, Sicilia Europa onlus. Fondatore di La Cernobbina Art Studio con cui ha curato mostre a Milano, Noto e Cernobbio.

 

IL MUSEO DI VILLA BERNASCONI

Inaugurato nel 2017, il Museo di Villa Bernasconi è un’originale realtà museale ospitata nell’omonima splendida villa Liberty a Cernobbio, sul Lago di Como.
Non un museo nel senso tradizionale del termine, bensì un’esperienza fatta di suggestioni e connessioni guidate dalle #vocidivilla: un percorso innovativo e interattivo tra contenuti multimediali, oggetti e documenti storici in prestito da collezioni museali e private, ma anche attraverso esperienze multisensoriali. Il museo è il fulcro di “Liberty Tutti”, progetto sviluppato dal Comune di Cernobbio in partenariato con la Cooperativa Sociale Mondovisione per creare un modello di gestione sostenibile di Villa Bernasconi che valorizzi il coinvolgimento dei giovani, sia in termini di creatività che di professionalità, avvalendosi anche delle nuove tecnologie. Per questo motivo le installazioni interattive sono state realizzate da Sfelab, Olo Creative Farm, Rataplan, Antiorario Video.

“Liberty tutti” è cofinanziato da Fondazione Cariplo (Bando Patrimonio Culturale per lo sviluppo. Anno 2015). L’iniziativa è stata inoltre realizzata con il contributo di Regione Lombardia (Bando Territori Creativi, finalizzato alla promozione dei temi moda e design attraverso le nuove tecnologie) e prevede il coinvolgimento, a vario titolo, di numerose e importanti istituzioni museali e culturali del territorio e non solo, come la Pinacoteca Civica di Como, il Museo della Seta, il Museo del Cavallo Giocattolo, il Teatro Sociale di Como, l’Associazione culturale Parolario, l’Associazione Arte&Arte, Como Città dei Balocchi, Fondazione Alessandro Volta, Fondazione Arte Nova.

IL CONCEPT DEL MUSEO

Il concept del museo è quello della “casa che parla”: è la stessa Villa Bernasconi, infatti, a guidare il visitatore nel percorso museale attraverso il racconto in prima persona. Una nuova idea di museo che coinvolge il visitatore attivamente ed emotivamente, ponendolo al centro della narrazione e trasformandolo in un “ospite”.

La visita, che inizia già all’esterno dell’edificio con alcune suggestioni sonore, si struttura sui due piani nobili della Villa, ma il percorso non è vincolato e il visitatore può muoversi liberamente tra le stanze, proprio come in una casa.
Al piano rialzato viene raccontato il contesto storico, artistico e culturale del periodo di edificazione della villa (ovvero i primi del ‘900 e la Belle Epoque), di cui la villa stessa ben simboleggia le trasformazioni sociali, economiche, culturali ed estetiche, e di cui rappresenta l’intrinseco spirito di modernità.

Al piano superiore viene invece raccontata la storia dell’imprenditore primo proprietario della villa, Davide Bernasconi, quella della sua famiglia e soprattutto dell’azienda da lui fondata, le Tessiture Bernasconi, con un focus sul ruolo innovativo e sulla ricaduta che la sua attività imprenditoriale ha avuto per tutto il distretto serico comasco e per il territorio, in diretto confronto con la creatività innovativa contemporanea.

QUESTA MOSTRA E’ STATA REALIZZATA GRAZIE AD UN CONTRIBUTO DEL COMUNE DELLA CITTA’ DI CERNOBBIO

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